C’è da Fare e l’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini a Genova insieme per la salute mentale degli adolescenti
In arrivo in Liguria un progetto di supporto psicologico e neuropsichiatrico per giovani grazie alla collaborazione tra l’ospedale pediatrico Giannina Gaslini, la sua fondazione per il fundraising Gaslininsieme e l’associazione C’è Da Fare
C’è Da Fare ETS, l’organizzazione senza scopo di lucro fondata da Paolo Kessisoglu e Silvia Rocchi che si impegna attivamente nel supportare progetti a favore di giovani adolescenti in difficoltà psicologica e psichiatrica, sta per avviare un’iniziativa di supporto ai giovani in Liguria, con un format ad hoc ideato sulle esigenze specifiche del territorio.
Infatti, anche nelle aree più periferiche della Liguria si assiste a un aumento costante del disagio psichico tra gli adolescenti – depressione, autolesionismo, ideazione suicidaria e ritiro sociale sono solo alcune delle criticità diffuse tra i giovani tra gli 11 e i 17 anni, con gravi ripercussioni su famiglie, scuole e strutture sanitarie – e la collaborazione tra C’è Da Fare e i servizi neuropsichiatrici di alcuni dei maggiori ospedali italiani nasce proprio per affrontare questa realtà ormai evidente.
“C’è Da Fare in Liguria” vuole quindi essere un nuovo progetto di supporto psicologico e neuropsichiatrico per il “Gaslini Diffuso” – sistema che permette di condividere l’eccellenza dell’Istituto Giannina Gaslini su tutto il territorio ligure – per portare assistenza dove attualmente c’è maggiore necessità. Oggi, infatti, l’ospedale pediatrico con sede storica a Genova ha strutture situate in tutta la Liguria e comprende i reparti pediatrici dei poli ospedalieri di Imperia, Savona, Lavagna e La Spezia.
Il progetto regionale e innovativo C’è Da Fare in Liguria si articolerà in due moduli: un primo modulo prevede il potenziamento dell’attività di Neuropsichiatria e Psicologia presso le pediatrie del Gaslini Diffuso di Imperia, Savona e Lavagna, con prime visite e controlli specialistici ambulatoriali, consulenze nei reparti pediatrici e psichiatrici in caso di minori ricoverati, il supporto in telemedicina e incontri multidisciplinari e multiprofessionali. Un secondo modulo prevede invece percorsi psicoterapici intensivi per adolescenti fragili all’interno dei quali verrà attivata una presa in carico psicoterapica continuativa per 10 adolescenti con problematiche psicopatologiche gravi, della durata di 12 mesi, con sedute settimanali con psicologo e neuropsichiatra, monitoraggio clinico strutturato e incontri di gruppo con i genitori.
“Paolo ed io abbiamo fortemente voluto e inseguito questo nuovo progetto a Genova, perché è proprio qui che, prima ancora che C’è Da Fare ETS nascesse, Paolo aveva realizzato insieme a Occupy Albaro un’iniziativa siglata con ASL3 e con l’Ospedale Gaslini, grazie alla quale un’equipe di psicologi ed educatori portava sostegno direttamente nelle case di quei ragazzi che di casa non riuscivano più a uscirne. Da quell’esperienza, e dalla consapevolezza di trovarci di fronte a un’emergenza silenziosa, è nata la convinzione che si potesse – e si dovesse – fare di più: dare forma a un’idea con respiro nazionale, capace di offrire ai giovani ascolto e supporto per avere la possibilità di tornare a immaginare un futuro a colori. Tornare oggi a Genova significa dare continuità a quel primo sogno, con un progetto più solido e diffuso su tutto il territorio ligure. Speriamo che sempre più realtà e sostenitori locali possano unirsi a noi, perché solo insieme si può davvero andare lontano. In questi due anni di cammino di C’è Da Fare ETS abbiamo imparato che, quando le energie si incontrano, accade sempre qualcosa di straordinario.” – commenta Silvia Rocchi.
Paolo Kessisoglu aggiunge: “C’è ancora molto da fare, ma noi vogliamo continuare a fare la nostra parte: oltre che a Genova, operiamo già da tempo nel territorio milanese, in Veneto, a Roma col Bambin Gesù e presto, speriamo, con il Meyer a Firenze. Con l’esperienza ci rendiamo sempre più conto di quanto sia importante l’aiuto della comunità tutta e che il contesto in cui riusciamo ad attivare i nostri progetti, finanziando per intero i servizi che le strutture non sarebbero in grado di dare, partecipi attivamente.“
L’iniziativa è stata infatti sostenuta dal gentile contributo dello studio legale internazionale BonelliErede – presente anche a Genova dal 1999 – che ha creduto in C’è Da Fare sin dall’avvio delle attività sul territorio ligure.
Il ricavato dello spettacolo C’è da Ridere, ideato da Paolo Kessisoglu in scena il 3 novembre al Politeama Genovese, sarà devoluto proprio a questo progetto, confermando nuovamente come C’è da Ridere sia molto più di un tour teatrale: oltre alle risate, ciascuno show della tournée, che sta toccando molti teatri italiani, permette la realizzazione di iniziative di sostegno concreto per giovani che, grazie ai fondi raccolti, potranno contare su spazi di cura pensati per accogliere le loro fragilità.
